Oggi meshtro stava per fare un frontale con un piccione.
Su un rettilineone, meshtre stava pensando di farsi crescere i baffi per poi tingerli di blu.
Ad un certo punto ha visto il volatile puntare dritto su di lui e ha dovuto tornare alla dura realtà.
Meshtre non ha grande agilità in motorino, per cui è rimasto dritto, sperando che il piccione svoltasse non appena fosse stato conscio del pericolo di essere travolto.
Invece il pennàut gli ha puntato direttamente in faccia, così a quel punto meshtr de capoeira ha eseguito il più liquido movimento di limbo che sia mai stato visto da essere umano, evitando all'ultimo secondo la creatura, che nel frattempo proseguiva il volo strepitando.
Al semaforo, scampato il pericolo, meshtre si è tolto il casco, riflettendo su quanto sia bella la vita.
Gli si è affiancato un giovane alto e snello, che lo ha dapprima riconosciuto imbattuto padrone del ballo, e poi gli ha detto "quel piccione tel'avevo già visto spalmato in faccia".
venerdì 28 agosto 2009
mercoledì 26 agosto 2009
scassinatore professionista
svegliato alle 7.30, tutto trafelato oggi meshtro ha dovuto prepararsi in dieci minuti per arrivare in tempo ad un appuntamento delle 8.15 dalla parte opposta della città.
sceso nel box ha aperto la sella del mudurìn per ficcarci dentro le scarpe antinfortunistiche, poi ha indossato il giubbino, messo il casco e gli occhiali, poi tutto sudato ha messo la mano in tasca per afferrare le chiavi e partire a razzo, però le chiavi non c'erano.
porca vacca, meshtre s'è messo a cercare nel box in lungo e in largo e si tastava le tasche, le balle, dappertutto potesse esserci un buco per le chiavi. dovevano per forza essere rimaste nel sottosella.
allora meshtre ha messo in pratica le sue doti di scassinatore professionista (infatti già una volta aveva dovuto forzare la serratura del bauletto per prendere le chiavi). ha tentato in tutti i modi, con cacciavite, chiave alternativa, graffetta, carta di credito, in ogni maniera ma davvero non c'era niente da fare. ha infilato allora un avambraccio sollevando il sellino, però tastando non sentiva niente, nessuna traccia delle chiavi. ormai era una maschera di sofferenza, ha tolto il casco e il giubbetto e ha pensato che la vera soluzione era la forza bruta.
così, come la scimmia di 2001 odissea, usando entrambe le mani e ruggendo acutamente con massiccio sforzo ha divelto il sellino frantumando il meccanismo di chiusura, ma sotto non c'era niente. per la rabbia e la frustrazione ha preso le scarpe da cantiere e le ha scagliate contro il box, e così magicamente da una delle due è balzato fuori il mazzo di chiavi.
Poi è arrivato in cantiere con tre quarti d'ora di ritardo ma si è vergognato di raccontare la verità e si è nascosto dietro al solito gran traffico.
sceso nel box ha aperto la sella del mudurìn per ficcarci dentro le scarpe antinfortunistiche, poi ha indossato il giubbino, messo il casco e gli occhiali, poi tutto sudato ha messo la mano in tasca per afferrare le chiavi e partire a razzo, però le chiavi non c'erano.
porca vacca, meshtre s'è messo a cercare nel box in lungo e in largo e si tastava le tasche, le balle, dappertutto potesse esserci un buco per le chiavi. dovevano per forza essere rimaste nel sottosella.
allora meshtre ha messo in pratica le sue doti di scassinatore professionista (infatti già una volta aveva dovuto forzare la serratura del bauletto per prendere le chiavi). ha tentato in tutti i modi, con cacciavite, chiave alternativa, graffetta, carta di credito, in ogni maniera ma davvero non c'era niente da fare. ha infilato allora un avambraccio sollevando il sellino, però tastando non sentiva niente, nessuna traccia delle chiavi. ormai era una maschera di sofferenza, ha tolto il casco e il giubbetto e ha pensato che la vera soluzione era la forza bruta.
così, come la scimmia di 2001 odissea, usando entrambe le mani e ruggendo acutamente con massiccio sforzo ha divelto il sellino frantumando il meccanismo di chiusura, ma sotto non c'era niente. per la rabbia e la frustrazione ha preso le scarpe da cantiere e le ha scagliate contro il box, e così magicamente da una delle due è balzato fuori il mazzo di chiavi.
Poi è arrivato in cantiere con tre quarti d'ora di ritardo ma si è vergognato di raccontare la verità e si è nascosto dietro al solito gran traffico.
martedì 25 agosto 2009
nel nome del padre
meshtre ha parlato col padre, ieri.
il padre gli ha rimproverato di non farsi sentire mai e di chiedere sempre favori.
poi gli ha detto che probabilmente quando morirà a meshtre non mancherà molto.
almeno non tanto quanto a padre è mancato il nonno.
meshtre ha cercato di recuperare dicendo a padre che tutto quello che è lo deve a lui. e molto sinceramente, ogni volta che meshtre compie un'azione ha in mente una sola domanda. come farebbe il padre? meshtre ha salvato il padre da morte sicura quando si è ammalato, ha trovato un dottore che offriva una cura diversa e gli ha regalato qualche altro anno di vita. per averlo ancora accanto a sè, condividere ancora qualche momento insieme.
anche se meshtro nella sua infinita ignoranza non trova mai argomenti per chiaccherare col padre, questo non vuol dire che egli sia privo di amore e riconoscenza infinita verso di lui. qualcun'altro ha scritto qualcosa sul padre, tempo fa.
quindi meshtre è rimasto ferito come un leprotto nella tagliola.
la stessa sera, padre e meshtro hanno parlato dei vecchi tempi, del lavoro, delle vacanze da bambini in roulotte e camper, come non avevano mai fatto in trent'anni. è stata una bellissima serata, anche se l'ombra che il padre creda che l'affetto di meshtre sia sintetico è molto dolorosa.
il padre gli ha rimproverato di non farsi sentire mai e di chiedere sempre favori.
poi gli ha detto che probabilmente quando morirà a meshtre non mancherà molto.
almeno non tanto quanto a padre è mancato il nonno.
meshtre ha cercato di recuperare dicendo a padre che tutto quello che è lo deve a lui. e molto sinceramente, ogni volta che meshtre compie un'azione ha in mente una sola domanda. come farebbe il padre? meshtre ha salvato il padre da morte sicura quando si è ammalato, ha trovato un dottore che offriva una cura diversa e gli ha regalato qualche altro anno di vita. per averlo ancora accanto a sè, condividere ancora qualche momento insieme.
anche se meshtro nella sua infinita ignoranza non trova mai argomenti per chiaccherare col padre, questo non vuol dire che egli sia privo di amore e riconoscenza infinita verso di lui. qualcun'altro ha scritto qualcosa sul padre, tempo fa.
quindi meshtre è rimasto ferito come un leprotto nella tagliola.
la stessa sera, padre e meshtro hanno parlato dei vecchi tempi, del lavoro, delle vacanze da bambini in roulotte e camper, come non avevano mai fatto in trent'anni. è stata una bellissima serata, anche se l'ombra che il padre creda che l'affetto di meshtre sia sintetico è molto dolorosa.
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