martedì 25 agosto 2009

nel nome del padre

meshtre ha parlato col padre, ieri.
il padre gli ha rimproverato di non farsi sentire mai e di chiedere sempre favori.
poi gli ha detto che probabilmente quando morirà a meshtre non mancherà molto.
almeno non tanto quanto a padre è mancato il nonno.
meshtre ha cercato di recuperare dicendo a padre che tutto quello che è lo deve a lui. e molto sinceramente, ogni volta che meshtre compie un'azione ha in mente una sola domanda. come farebbe il padre? meshtre ha salvato il padre da morte sicura quando si è ammalato, ha trovato un dottore che offriva una cura diversa e gli ha regalato qualche altro anno di vita. per averlo ancora accanto a sè, condividere ancora qualche momento insieme.
anche se meshtro nella sua infinita ignoranza non trova mai argomenti per chiaccherare col padre, questo non vuol dire che egli sia privo di amore e riconoscenza infinita verso di lui. qualcun'altro ha scritto qualcosa sul padre, tempo fa.
quindi meshtre è rimasto ferito come un leprotto nella tagliola.
la stessa sera, padre e meshtro hanno parlato dei vecchi tempi, del lavoro, delle vacanze da bambini in roulotte e camper, come non avevano mai fatto in trent'anni. è stata una bellissima serata, anche se l'ombra che il padre creda che l'affetto di meshtre sia sintetico è molto dolorosa.

1 commento:

pim ha detto...

se i bambini potessero crescere senza gli adulti, sarebbe il paradiso in terra.