ricordo la blues band dove suonavo la batteria.
ricordo la mia prima cotta.
ricordo gli amici del condominio, quando ero bambino, e la paura dei "grandoni".
ricordo le trasmissioni con mio fratello alla radio in diretta, le canzoni inventate, il genio puro dell'adolescenza.
ricordo l'imbarazzo della prima volta, quando feci finta di venire perchè non mi divertivo, e lei se ne accorse.
ricordo quando spinsi una compagnetta delle elementari e la buttai giù da un paletto, procurandole un'abrasione.
ricordo che ero magro e pensavo di essere grasso.
ricordo un faccia a faccia con mio padre, che voleva sincerarsi dei miei sentimenti a pochi giorni dal matrimonio.
ricordo la nonna in stato di shock dopo la morte del nonno.
ricordo di aver sprecato molto tempo della mia vita in tante situazioni.
ricordo il cliente che non firmò un accordo.
ricordo il socio che mi pugnalò alle spalle.
ricordo il socio successivo che non faceva nulla ma era molto simpatico.
ricordo la solitudine del mio primo studio.
ricordo lo studio di registrazione e il cd con l'altra band.
ricordo la nascita delle mie bimbe.
ricordo quando ci siamo conosciuti.
ricordo il barbone malato di lebbra a lisbona.
ricordo gli amici di mio padre e le cene in compagnia quando ero bambino.
ricordo mia mamma in un tentativo di fare la rappresentante della avon.
ricordo mio fratello che urlava come un pazzo per prendere lo sciroppo antibiotico.
ricordo che ascoltavamo i beatles sotto il letto.
ricordo che ci portavamo la figlia della portinaia, sotto il letto.
ricordo la prima vacanza da solo, il treno, le chiacchere.
ricordo la voglia di sesso.
ricordo una macchinina del meccano che una volta assemblai con mio padre.
ricordo la mia fantastica bici col freno a pedale, una roma sport: a quei tempi tutti avevano le saltafoss molleggiate.
ricordo le sigarette fumate in cantina, da ragazzino.
ricordo le sigarette fumate sul ponte di un traghetto verso la sardegna, leggendo henry miller.
ricordo quando presi per il collo un bulletto sull'autobus.
ricordo le ottime cotolette della nonna lucilla e le gran cagate successive nel suo bagnetto azzurro.
ricordo la statuetta nera di una donna nuda, sul tavolo del soggiorno della nonna lucilla.
ricordo le gran risate una sera che fumammo hashish un po' chimico sul balcone del nostro amico.
ricordo quel pazzo dell'architetto da cui scappai dopo sei mesi di collaborazione e dopo una crisi isterica di pianto.
lunedì 16 marzo 2009
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