oggi meshtre è andato in paleshtre.
ha fatto una buona mezz'ora di corsetta bruciando ben 200 calorie, poi si è diretto verso la sauna, dove ha spurgato per cinque minutoni, dopodichè si è intrufolato nel bagno turco. Nei vapori profumenti si è rilassato potentemente e ci ha dato dentro anche con le scoregge. Tanto che poi l'aria non era più tanto profumenta.
Poi è uscito, è passato sotto il getto freddo (scozzese? svedese? boh) ed infine tremante si è piazzato sotto una morbida doccina a tempo (che dio li stramaledica), rilassando gli ultimi nervetti incarogniti.
Poi il fattaccio.
Meshtre si è diretto allo sportellino del suo spogliatoio.
Gli spogliatoi sono disposti a C con una panchetta centrale dove sedersi e cambiarsi con tutta calma.
La panchetta era occupata da un tipo enorme che si stava svestendo, così meshtro, in accappatoio, si è diretto fronte C al tavolino del phon. Questo tavolino incorpora una specchiera, che riflette ciò che succede dietro, ovviamente. Così meshtre, mentre si asciugava l'allegro ciuffo (notando un principio di diradamento occipitale, cosa che gli ha balenato lo spettro di Conte, il centrocampista "gobbo"), intanto dava un'occhiatina all'energumeno - per capire se nel giro di otto ore la panchetta sarebbe stata di nuovo libera.
Finalmente il cicciùn si è spostato dando la possibilità perlomeno di sedersi per rilassarsi, cosa che meshtro prontamente ha fatto. e poi ha guardato in basso. i piedi. l'alluce. l'alluce era piccolo, metà delle altre dita metatarsiche. Meshtre ha pensato a quel punto che ha altre cose piccole, delle quali non si vergogna minimamente. Per esempio il suo cervello.
lunedì 9 febbraio 2009
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