mi ricordo la prima cotta di meshtre.
gita di classe, seconda o terza media.
meshtre si trovò un posticino sul pullman, e stava già incominciando a sgranocchiare un lion quando a fianco si posò una ragazzina splendida, capelli neri fluenti e viso da piccola heidi.
Immediatamente meshtre, che comunque era avvezzo al contatto stretto con l'altro sesso (sempre in forma innocente), sentì un vulcano eruttargli in pancia - non certo a causa del lion - le gote divennero rosse come le orecchie e venne sollevato dalla realtà circostante di sghignazzate animalesche in uno strato di cumulinembi soffici e bianchi, dove meshtre vagolava felice e giocoso con la piccola Flora.
La piccola Flora non sembrava accorgersi dello stato catatonico di meshtre.
Quando quest'ultimo porgeva qualche semplice domanda (le uniche che gli venivano in mente, le sinapsi erano bloccate dallo spettacolo) la gentile Flora rispondeva amabilmente e non faceva altro che fare innamorare sempre di più il giovane meshtre.
Andarono in giro mano nella mano (almeno, meshtre si ricorda così) per tutta la città che stavano visitando, di cui meshtre non ricorda nulla.
Poi, risaliti sul pullman, ancora una a fianco dell'altro si scambiarono frasi innocenti, con il buio che ormai li avvolgeva.
La mattina dopo, a scuola, meshtre nell'ora di intervallo si precipitò nella classe della piccola Flora, per salutarla e parlarle e poter stare ancora un pochino con Lei. MA ella non c'era. I compagni di classe lo guardarono senza dargli troppa retta, le amiche dissero che era uscita.
Continuò così per un paio di giorni.
Poi una compagnetta di meshtre, un giorno che era venuta a trovarlo in bici, gli confidò che Flora non voleva saperne niente di lui. Andò così, mentre meshtre riaccompagnava l'amica a casa:
Elena: "Sai quella ragazzina di cui ti sei innamorato?"
Mdc: " Io innamorato? stai scherzando? di CHI poi?"
E.: "Quella Flora, la ragazza della seconda (boh)".
Mdc: "Ma non sono mica innamorato (mentendo). è simpatica"
E.: "Beh, le sue amiche mi hanno detto che le stai addosso, ma a lei non frega un c. di te"
Mdc: ".ghhah." (cervello di meshtre che frulla come un girmi)
E.: "hai capito?"
Mdc: "sìsì, ma neanche a me importa molto di lei (morto dentro)"
E.: "mi avevano detto che eri innamorato" (probabilmente speranzosa in un gesto d'amore verso di lei)
Mdc: "nono, comunque ciao sei arrivata".
Meshtre non vide più Elena.
Adesso con facebook potrebbe recuperarla per dirle di andarsene affanculo e farsi i cazzi suoi.
venerdì 6 febbraio 2009
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1 commento:
bravo, M.
hai trovato l'unica vera utilità del facebook.
trovare gli antichi amici e mandarli finalmente affanculo.
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