è la fine di un bel film d'azione, e sui titoli di coda meshtre ode una splendida musica d'accompagnamento.
"moglio, chi sono questi?" chiede meshtro retoricamente, riferendosi agli autori della canzone.
"otis rehhiihh, quello degli ascensori!" dice moglio.
ahahAH, fa meshtro, "no, sono i creedence clearwater revival", ostentando la cultura musicale anni 60/70 (e oltre) che lo contraddistingue.
"como?" fa moglio.
"creedence", fa meshtro.
"no, il cognome dico, com'era?" chiude moglio, facendo esplodere meshtre de capoeira in un ballo dei suoi.
venerdì 4 dicembre 2009
martedì 10 novembre 2009
Crash
oggi meshtre è stato steso da un'araba infelice.
L'araba gli ha tagliato la strada senza dare la precedenza e meshtre si è spiaccicato sulla sua fiancata, non senza avere prima ululato a pieni polmoni per avvertire la donna dell'impatto.
nei minuti seguenti al tremendo volo di meshtro (immaginatevi una splendida torsione di meshtre che continua a ululare al rallenty con il volto sfigurato dalla paura), in cui il nostro se ne stava in semi-incoscienza a guardare le nuvole, in due hanno cercato di parlargli in arabo (mah), in tre hanno chiamato i soccorsi, uno voleva sfilargli il cellulare e l'ultimo, un musulmano coi baffoni, voleva limonarselo (secondo lui per praticargli la respirazione bocca a bocca, furbo). Al che meshtre ha ululato ancora (ormai gli veniva bene) e poi, presa in mano la situazione e ha chiamato il moglio, che si è rammaricato telefonicamente che meshtro non avesse altro danno fisico che un paio di dita rotte.
L'araba gli ha tagliato la strada senza dare la precedenza e meshtre si è spiaccicato sulla sua fiancata, non senza avere prima ululato a pieni polmoni per avvertire la donna dell'impatto.
nei minuti seguenti al tremendo volo di meshtro (immaginatevi una splendida torsione di meshtre che continua a ululare al rallenty con il volto sfigurato dalla paura), in cui il nostro se ne stava in semi-incoscienza a guardare le nuvole, in due hanno cercato di parlargli in arabo (mah), in tre hanno chiamato i soccorsi, uno voleva sfilargli il cellulare e l'ultimo, un musulmano coi baffoni, voleva limonarselo (secondo lui per praticargli la respirazione bocca a bocca, furbo). Al che meshtre ha ululato ancora (ormai gli veniva bene) e poi, presa in mano la situazione e ha chiamato il moglio, che si è rammaricato telefonicamente che meshtro non avesse altro danno fisico che un paio di dita rotte.
lunedì 26 ottobre 2009
interessante il moto gp
sabato meshhtre ha chiesto alla figlia di svegliarlo presto domenica, perchè voleva vedere la motogp alle 8. notoriamente la figlia di meshtre si sveglia prestissimo sabato e domenica, tipo le sette, mentre nel resto della settimana bisogna utilizzare un ruspino per movimentarla dalle otto in poi.
comunque la figlia (che sa leggere le ore) ha colto al volo il richiamo del meshtre, che voleva essere svegliato tipo alle 7.50 per poter avere dieci minuti buoni per aprire gli occhi e mettersi davanti alla tivù.
6.45
figlia, sussurrando: "meshtre svegliati. sono tipo le otto!"
meshtre, guardando la sveglia: "urrhhff, vai dommie subito! sono le 6.quattacique!!!"
7.30
figlia: "meshtre ora ti devi proprio alzare!"
meshtro: "mmm, ti ammazzo! dammi ancora venti minuti, figlio!"
poi meshtr si è alzato, si è messo davanti alla tevè ed ha visto che la gara era stata riviata di un'ora per la pioggia. a quel punto ha preso una copertuccia, si è ribaltato nel divano per una dormitona e si è svegliato quando quel pilota stava tagliando il traguardo.
comunque la figlia (che sa leggere le ore) ha colto al volo il richiamo del meshtre, che voleva essere svegliato tipo alle 7.50 per poter avere dieci minuti buoni per aprire gli occhi e mettersi davanti alla tivù.
6.45
figlia, sussurrando: "meshtre svegliati. sono tipo le otto!"
meshtre, guardando la sveglia: "urrhhff, vai dommie subito! sono le 6.quattacique!!!"
7.30
figlia: "meshtre ora ti devi proprio alzare!"
meshtro: "mmm, ti ammazzo! dammi ancora venti minuti, figlio!"
poi meshtr si è alzato, si è messo davanti alla tevè ed ha visto che la gara era stata riviata di un'ora per la pioggia. a quel punto ha preso una copertuccia, si è ribaltato nel divano per una dormitona e si è svegliato quando quel pilota stava tagliando il traguardo.
giovedì 8 ottobre 2009
meshtre vs galliani
Ecco, con riferimento al postino del grande.
meshtre nella sua lunga vita ha incontrato diversi vips, che spesso chiama ad alta voce cercando una complicità inesistente. ma beh, quando ha incontrato galliani, qualche giorno dopo una vittoria in championsleague, meshtre era talmente contento che urlò: uè adriano!!! alla grandissima!!! con galliani che abbozzò un sorriso.
tutto sommato prima che il milan iniziasse la discesa verso il baratro galliani non era nemmeno così antipatico. oggi è un borioso dirigente con cui è obbligatorio essere dei pagliacci leccaculo se non si vuole incappare in qualche insopportabile sfuriata accompagnata da tic nervoso (alzata di spalla), intollerante ad ogni minimo sentore di critica. un juke-box con il disco incantato sulla frase "siamo i supercampioni del mondo, abbiamo vinto più coppe di tutti".
oggi meshtre aggiungerebbe qualcosa, prima di alla grandissima.
meshtre nella sua lunga vita ha incontrato diversi vips, che spesso chiama ad alta voce cercando una complicità inesistente. ma beh, quando ha incontrato galliani, qualche giorno dopo una vittoria in championsleague, meshtre era talmente contento che urlò: uè adriano!!! alla grandissima!!! con galliani che abbozzò un sorriso.
tutto sommato prima che il milan iniziasse la discesa verso il baratro galliani non era nemmeno così antipatico. oggi è un borioso dirigente con cui è obbligatorio essere dei pagliacci leccaculo se non si vuole incappare in qualche insopportabile sfuriata accompagnata da tic nervoso (alzata di spalla), intollerante ad ogni minimo sentore di critica. un juke-box con il disco incantato sulla frase "siamo i supercampioni del mondo, abbiamo vinto più coppe di tutti".
oggi meshtre aggiungerebbe qualcosa, prima di alla grandissima.
flaut' de meshtre
oggi meshtre come quasi ogni giorno ha accompagnato la piccola a scuola.
l'ha portata fino alla porta, poi le ha dato un bacio e lei è entrata tenendo per mano una compagnetta.
non si sa per quale motivo poi meshtro si sia messo a pensare, ma improvvisamente un ricordo gli ha bloccato i movimenti. un ricordo di un piccolo meshtro, davanti al cancello d'ingresso della sua scuola, con in mano la custodia del flauto. e tornando alla realtà si è commosso.
l'ha portata fino alla porta, poi le ha dato un bacio e lei è entrata tenendo per mano una compagnetta.
non si sa per quale motivo poi meshtro si sia messo a pensare, ma improvvisamente un ricordo gli ha bloccato i movimenti. un ricordo di un piccolo meshtro, davanti al cancello d'ingresso della sua scuola, con in mano la custodia del flauto. e tornando alla realtà si è commosso.
giovedì 1 ottobre 2009
Io uccido
meshtre ha riaccompagnato a casa il grande, ieri sera.
Il grande ha una cultura devastante, legge dei libri pazzeschi, nel senso di meravigliosi, sia per intensità e densità degli argomenti che per bravura degli autori.
Meshtre raramente riesce a finirne qualcuno, anche quando in attimi di desiderio di migliorarsi ne chiede in prestito una copia al grande. Ultimamente ha chiesto il pasto nudo (mai iniziato e restituito al grande dopo due anni).
Nella mente di meshtre allora si è fatto largo il pensiero di cercare la classifica dei libri più letti nel mondo, per arrendersi definitivamente davanti alla propria ignoranza, ma poi ha dovuto fare i conti con ciò che dice google su wikipedia. Nella classifica ci sono enrypotter heidi e zorro, e non era esattamente ciò che cercava meshtro. La classifica dei libri più letti corrisponde sempre a quella dei libri più venduti, e non sempre al mercato delle vacche si coniuga l'intelletto sopraffino.
Quindi rimane il domandone: quali sono i libri più interessanti dal punto di vista intellettuale-filosofico e non solo, nell'ottica di un arricchimento personale?
Fatta la domanda al moglio, si è visto scagliare sui piedi il romanzo di giorgio faletti.
E non ha capito se moglio giocava sul doppio senso o no.
Il grande ha una cultura devastante, legge dei libri pazzeschi, nel senso di meravigliosi, sia per intensità e densità degli argomenti che per bravura degli autori.
Meshtre raramente riesce a finirne qualcuno, anche quando in attimi di desiderio di migliorarsi ne chiede in prestito una copia al grande. Ultimamente ha chiesto il pasto nudo (mai iniziato e restituito al grande dopo due anni).
Nella mente di meshtre allora si è fatto largo il pensiero di cercare la classifica dei libri più letti nel mondo, per arrendersi definitivamente davanti alla propria ignoranza, ma poi ha dovuto fare i conti con ciò che dice google su wikipedia. Nella classifica ci sono enrypotter heidi e zorro, e non era esattamente ciò che cercava meshtro. La classifica dei libri più letti corrisponde sempre a quella dei libri più venduti, e non sempre al mercato delle vacche si coniuga l'intelletto sopraffino.
Quindi rimane il domandone: quali sono i libri più interessanti dal punto di vista intellettuale-filosofico e non solo, nell'ottica di un arricchimento personale?
Fatta la domanda al moglio, si è visto scagliare sui piedi il romanzo di giorgio faletti.
E non ha capito se moglio giocava sul doppio senso o no.
mercoledì 23 settembre 2009
senza filtro
meshtre ha conosciuto -per lavoro- uno che a 34 anni ha avuto un infarto, fatto abbastanza insolito.
"la vita mi ha insegnato che devo vivere ancore più intensamente", ha detto il tale tirando la sigaretta fino a bruciarne il filtro.
la domanda che gira spesso in testa a meshtro ora è: "chissà se lo incontro anche stasera".
"la vita mi ha insegnato che devo vivere ancore più intensamente", ha detto il tale tirando la sigaretta fino a bruciarne il filtro.
la domanda che gira spesso in testa a meshtro ora è: "chissà se lo incontro anche stasera".
giovedì 10 settembre 2009
meshtre pezzato
Ieri meshtro si è davvero vergognato come un cane.
Uno di quei cani che mettono la coda tra le gambe e guaìscono, insomma. I fatti sono questi.
Meshtro non ha trovato calze pulite blu in microfibra. Cercava calze adeguate ad un appuntamento di altissimo livello con un ing. della malora.
Quando ha visto che non riusciva a materializzare un paio di calze nemmeno dai residui del giorno prima, si è incazzato scagliandosi contro il moglio, che per tutta risposta gli ha fatto rimbalzare un paio di calzini stralavati da tennis sul naso. i calzini erano talmente malridotti che non arrivavano nemmeno al malleolo, ma comunque meshtre ha dovuto indossarli, non c'era scelta.
Quindi, meshtre - che veste sempre sportivo ma elegante, per le sue serate allo stadio - alla fine vestiva con una polo azzurra trussardi, pantaloni color cachi, sneakers timberland e i bellissimi calzini bianchi. L'appuntamento con l'ing. era fissato per le 14.
Durante il pranzo meshtro si è sbrodolato i pantaloni con del pesce e ha sudato come un ossesso per ripulirsi ed evitare di fare brutta figura (beh si sa che l'abito fa il monaco, almeno come prima impressione) nonostante i calzini, ma la macchia di unto è rimasta bella scura sul pantalone.
Insomma, è finita che durante tutto l'incontro il povero meshtr è rimasto con la borsa davanti alle gambe per coprire la macchia, i piedi ben piantati sotto la scrivania per nascondere i calzini, e le ascelle tutte strette contro il corpo per nascondere la pezzatura da gran chianina o giù di lì.
Uno di quei cani che mettono la coda tra le gambe e guaìscono, insomma. I fatti sono questi.
Meshtro non ha trovato calze pulite blu in microfibra. Cercava calze adeguate ad un appuntamento di altissimo livello con un ing. della malora.
Quando ha visto che non riusciva a materializzare un paio di calze nemmeno dai residui del giorno prima, si è incazzato scagliandosi contro il moglio, che per tutta risposta gli ha fatto rimbalzare un paio di calzini stralavati da tennis sul naso. i calzini erano talmente malridotti che non arrivavano nemmeno al malleolo, ma comunque meshtre ha dovuto indossarli, non c'era scelta.
Quindi, meshtre - che veste sempre sportivo ma elegante, per le sue serate allo stadio - alla fine vestiva con una polo azzurra trussardi, pantaloni color cachi, sneakers timberland e i bellissimi calzini bianchi. L'appuntamento con l'ing. era fissato per le 14.
Durante il pranzo meshtro si è sbrodolato i pantaloni con del pesce e ha sudato come un ossesso per ripulirsi ed evitare di fare brutta figura (beh si sa che l'abito fa il monaco, almeno come prima impressione) nonostante i calzini, ma la macchia di unto è rimasta bella scura sul pantalone.
Insomma, è finita che durante tutto l'incontro il povero meshtr è rimasto con la borsa davanti alle gambe per coprire la macchia, i piedi ben piantati sotto la scrivania per nascondere i calzini, e le ascelle tutte strette contro il corpo per nascondere la pezzatura da gran chianina o giù di lì.
giovedì 3 settembre 2009
Foto-tessera
Moglio ha perso la carta d'identità e quindi è corsa in fretta e furia a rifarla.
Siccome era in sardegna, e il servizio di foto automatiche non esiste, è entrata nel negozio di un fotografo e ha chiesto delle foto-tessera.
Il fotografo l'ha subito messa in posa.
Moglio si è messo in posa, sorridendo.
Il fotografo le ha detto di "non sorridere, che è meglio".
Il moglio ci è rimasto talmente male che nella foto sembra veramente un uomo.
Siccome era in sardegna, e il servizio di foto automatiche non esiste, è entrata nel negozio di un fotografo e ha chiesto delle foto-tessera.
Il fotografo l'ha subito messa in posa.
Moglio si è messo in posa, sorridendo.
Il fotografo le ha detto di "non sorridere, che è meglio".
Il moglio ci è rimasto talmente male che nella foto sembra veramente un uomo.
venerdì 28 agosto 2009
Il bello di conoscere il limbou
Oggi meshtro stava per fare un frontale con un piccione.
Su un rettilineone, meshtre stava pensando di farsi crescere i baffi per poi tingerli di blu.
Ad un certo punto ha visto il volatile puntare dritto su di lui e ha dovuto tornare alla dura realtà.
Meshtre non ha grande agilità in motorino, per cui è rimasto dritto, sperando che il piccione svoltasse non appena fosse stato conscio del pericolo di essere travolto.
Invece il pennàut gli ha puntato direttamente in faccia, così a quel punto meshtr de capoeira ha eseguito il più liquido movimento di limbo che sia mai stato visto da essere umano, evitando all'ultimo secondo la creatura, che nel frattempo proseguiva il volo strepitando.
Al semaforo, scampato il pericolo, meshtre si è tolto il casco, riflettendo su quanto sia bella la vita.
Gli si è affiancato un giovane alto e snello, che lo ha dapprima riconosciuto imbattuto padrone del ballo, e poi gli ha detto "quel piccione tel'avevo già visto spalmato in faccia".
Su un rettilineone, meshtre stava pensando di farsi crescere i baffi per poi tingerli di blu.
Ad un certo punto ha visto il volatile puntare dritto su di lui e ha dovuto tornare alla dura realtà.
Meshtre non ha grande agilità in motorino, per cui è rimasto dritto, sperando che il piccione svoltasse non appena fosse stato conscio del pericolo di essere travolto.
Invece il pennàut gli ha puntato direttamente in faccia, così a quel punto meshtr de capoeira ha eseguito il più liquido movimento di limbo che sia mai stato visto da essere umano, evitando all'ultimo secondo la creatura, che nel frattempo proseguiva il volo strepitando.
Al semaforo, scampato il pericolo, meshtre si è tolto il casco, riflettendo su quanto sia bella la vita.
Gli si è affiancato un giovane alto e snello, che lo ha dapprima riconosciuto imbattuto padrone del ballo, e poi gli ha detto "quel piccione tel'avevo già visto spalmato in faccia".
mercoledì 26 agosto 2009
scassinatore professionista
svegliato alle 7.30, tutto trafelato oggi meshtro ha dovuto prepararsi in dieci minuti per arrivare in tempo ad un appuntamento delle 8.15 dalla parte opposta della città.
sceso nel box ha aperto la sella del mudurìn per ficcarci dentro le scarpe antinfortunistiche, poi ha indossato il giubbino, messo il casco e gli occhiali, poi tutto sudato ha messo la mano in tasca per afferrare le chiavi e partire a razzo, però le chiavi non c'erano.
porca vacca, meshtre s'è messo a cercare nel box in lungo e in largo e si tastava le tasche, le balle, dappertutto potesse esserci un buco per le chiavi. dovevano per forza essere rimaste nel sottosella.
allora meshtre ha messo in pratica le sue doti di scassinatore professionista (infatti già una volta aveva dovuto forzare la serratura del bauletto per prendere le chiavi). ha tentato in tutti i modi, con cacciavite, chiave alternativa, graffetta, carta di credito, in ogni maniera ma davvero non c'era niente da fare. ha infilato allora un avambraccio sollevando il sellino, però tastando non sentiva niente, nessuna traccia delle chiavi. ormai era una maschera di sofferenza, ha tolto il casco e il giubbetto e ha pensato che la vera soluzione era la forza bruta.
così, come la scimmia di 2001 odissea, usando entrambe le mani e ruggendo acutamente con massiccio sforzo ha divelto il sellino frantumando il meccanismo di chiusura, ma sotto non c'era niente. per la rabbia e la frustrazione ha preso le scarpe da cantiere e le ha scagliate contro il box, e così magicamente da una delle due è balzato fuori il mazzo di chiavi.
Poi è arrivato in cantiere con tre quarti d'ora di ritardo ma si è vergognato di raccontare la verità e si è nascosto dietro al solito gran traffico.
sceso nel box ha aperto la sella del mudurìn per ficcarci dentro le scarpe antinfortunistiche, poi ha indossato il giubbino, messo il casco e gli occhiali, poi tutto sudato ha messo la mano in tasca per afferrare le chiavi e partire a razzo, però le chiavi non c'erano.
porca vacca, meshtre s'è messo a cercare nel box in lungo e in largo e si tastava le tasche, le balle, dappertutto potesse esserci un buco per le chiavi. dovevano per forza essere rimaste nel sottosella.
allora meshtre ha messo in pratica le sue doti di scassinatore professionista (infatti già una volta aveva dovuto forzare la serratura del bauletto per prendere le chiavi). ha tentato in tutti i modi, con cacciavite, chiave alternativa, graffetta, carta di credito, in ogni maniera ma davvero non c'era niente da fare. ha infilato allora un avambraccio sollevando il sellino, però tastando non sentiva niente, nessuna traccia delle chiavi. ormai era una maschera di sofferenza, ha tolto il casco e il giubbetto e ha pensato che la vera soluzione era la forza bruta.
così, come la scimmia di 2001 odissea, usando entrambe le mani e ruggendo acutamente con massiccio sforzo ha divelto il sellino frantumando il meccanismo di chiusura, ma sotto non c'era niente. per la rabbia e la frustrazione ha preso le scarpe da cantiere e le ha scagliate contro il box, e così magicamente da una delle due è balzato fuori il mazzo di chiavi.
Poi è arrivato in cantiere con tre quarti d'ora di ritardo ma si è vergognato di raccontare la verità e si è nascosto dietro al solito gran traffico.
martedì 25 agosto 2009
nel nome del padre
meshtre ha parlato col padre, ieri.
il padre gli ha rimproverato di non farsi sentire mai e di chiedere sempre favori.
poi gli ha detto che probabilmente quando morirà a meshtre non mancherà molto.
almeno non tanto quanto a padre è mancato il nonno.
meshtre ha cercato di recuperare dicendo a padre che tutto quello che è lo deve a lui. e molto sinceramente, ogni volta che meshtre compie un'azione ha in mente una sola domanda. come farebbe il padre? meshtre ha salvato il padre da morte sicura quando si è ammalato, ha trovato un dottore che offriva una cura diversa e gli ha regalato qualche altro anno di vita. per averlo ancora accanto a sè, condividere ancora qualche momento insieme.
anche se meshtro nella sua infinita ignoranza non trova mai argomenti per chiaccherare col padre, questo non vuol dire che egli sia privo di amore e riconoscenza infinita verso di lui. qualcun'altro ha scritto qualcosa sul padre, tempo fa.
quindi meshtre è rimasto ferito come un leprotto nella tagliola.
la stessa sera, padre e meshtro hanno parlato dei vecchi tempi, del lavoro, delle vacanze da bambini in roulotte e camper, come non avevano mai fatto in trent'anni. è stata una bellissima serata, anche se l'ombra che il padre creda che l'affetto di meshtre sia sintetico è molto dolorosa.
il padre gli ha rimproverato di non farsi sentire mai e di chiedere sempre favori.
poi gli ha detto che probabilmente quando morirà a meshtre non mancherà molto.
almeno non tanto quanto a padre è mancato il nonno.
meshtre ha cercato di recuperare dicendo a padre che tutto quello che è lo deve a lui. e molto sinceramente, ogni volta che meshtre compie un'azione ha in mente una sola domanda. come farebbe il padre? meshtre ha salvato il padre da morte sicura quando si è ammalato, ha trovato un dottore che offriva una cura diversa e gli ha regalato qualche altro anno di vita. per averlo ancora accanto a sè, condividere ancora qualche momento insieme.
anche se meshtro nella sua infinita ignoranza non trova mai argomenti per chiaccherare col padre, questo non vuol dire che egli sia privo di amore e riconoscenza infinita verso di lui. qualcun'altro ha scritto qualcosa sul padre, tempo fa.
quindi meshtre è rimasto ferito come un leprotto nella tagliola.
la stessa sera, padre e meshtro hanno parlato dei vecchi tempi, del lavoro, delle vacanze da bambini in roulotte e camper, come non avevano mai fatto in trent'anni. è stata una bellissima serata, anche se l'ombra che il padre creda che l'affetto di meshtre sia sintetico è molto dolorosa.
martedì 17 marzo 2009
ricordo 2
ricordo il profumo di benzina che saliva dal motore della mia honda 350 four.
ricordo che diedi via per un milione e mezzo la honda 500 four di mio papà, che me la aveva regalata.
ricordo che ruppi la sua bicicletta (che mi aveva regalato), regalo di suo papà.
ricordo il timore di esprimermi, per paura di deludere le sue aspettative.
ricordo una vacanza in grecia, in camper.
ricordo il profumo dei cuscini di mia mamma.
ricordo che una volta, ancora piccolo, mi stavo coccolando nel letto per riaddormentarmi e mio fratello, quatto quatto alle mie spalle, disse all'improvviso "come scopi bene!"
ricordo che da ragazzi mi diede un gran calcio in pancia durante una partita di football americano, ma io mi vendicai con un pugno nei coglioni a tradimento.
ricordo poco amore, in generale, ma anche nessun litigio.
ricordo una visita da un cardiologo e le mie ascelle sudatissime che impregnarono il lenzuolino di carta del dottore, e il rimprovero di mio padre.
ricordo una volta, da bambino, che mentre tutti giocavano io stavo molto male.
ricordo una volta che al nido abbiamo fatto le facce di cartapesta e i pop-corn, ma mi sentivo abbandonato.
ricordo che non capivo niente di fisica.
ricordo un ottimo eloquio da adolescente, trasformato nel nulla da adulto.
ricordo di aver letto dostojevski, ma non ricordo nulla.
ricordo che balbettavo molto in seconda superiore.
ricordo una festa in cui toccai il culo a una tipa che ci stava, poi la chiamai per uscire ma si fece negare.
ricordo che spesi tutti i soldi che mi avevano dato per andare in vacanza in corsica e non ho mangiato per una settimana.
ricordo che bevevamo birra calda.
ricordo che cantavamo rock'n'roll per il campeggio, e una tipa mi disse "mi ti voglio fare" all'orecchio.
ricordo il ritorno in panda sotto un enorme temporale.
ricordo un altro ritorno, dall'olanda, sotto un altro enorme temporale.
ricordo una canna ad amsterdam che mi stese lungo sul pavimento del coffee shop.
ricordo il mio amico che sniffava di tutto e andò con una puttana nera.
ricordo che dei balordi diedero un calcio alla sua auto mentre passavamo in una strada stretta e poi finsero che avessimo urtato la loro auto. ce la cavammo con ventimila lire.
ricordo quando mi raccontò di aver fatto l'amore sulle scale del palazzo dove abitava.
ricordo che eravamo molto amici, ci accomunava la buona musica degli anni 60-70.
ricordo il negozio di dischi di alvaro, in via boni. ricordo che scrissi una cosa divertente su di noi e alvaro.
ricordo quando ha rischiato di morire per un attacco di ansia.
ricordo di essere andato ad una lezione di yoga dove mi dissero di immaginarmi piccolo piccolo dentro il mio ombelico.
ricordo di essere stato molto influenzato ad un certo punto dal libro "la profezia di celestino". mi fu prestato dal mio maestro di sax.
ricordo che per comprarmi il sax facevo volantinaggio in via torino.
ricordo che mentre volantinavo ho conosciuto il mio amore.
ricordo il primo bacio che le diedi, in piazza della scala, diciannove anni fa.
ricordo l'ultimo che le ho dato, stamattina quando mi sono stupito di incontrarla.
ricordo che diedi via per un milione e mezzo la honda 500 four di mio papà, che me la aveva regalata.
ricordo che ruppi la sua bicicletta (che mi aveva regalato), regalo di suo papà.
ricordo il timore di esprimermi, per paura di deludere le sue aspettative.
ricordo una vacanza in grecia, in camper.
ricordo il profumo dei cuscini di mia mamma.
ricordo che una volta, ancora piccolo, mi stavo coccolando nel letto per riaddormentarmi e mio fratello, quatto quatto alle mie spalle, disse all'improvviso "come scopi bene!"
ricordo che da ragazzi mi diede un gran calcio in pancia durante una partita di football americano, ma io mi vendicai con un pugno nei coglioni a tradimento.
ricordo poco amore, in generale, ma anche nessun litigio.
ricordo una visita da un cardiologo e le mie ascelle sudatissime che impregnarono il lenzuolino di carta del dottore, e il rimprovero di mio padre.
ricordo una volta, da bambino, che mentre tutti giocavano io stavo molto male.
ricordo una volta che al nido abbiamo fatto le facce di cartapesta e i pop-corn, ma mi sentivo abbandonato.
ricordo che non capivo niente di fisica.
ricordo un ottimo eloquio da adolescente, trasformato nel nulla da adulto.
ricordo di aver letto dostojevski, ma non ricordo nulla.
ricordo che balbettavo molto in seconda superiore.
ricordo una festa in cui toccai il culo a una tipa che ci stava, poi la chiamai per uscire ma si fece negare.
ricordo che spesi tutti i soldi che mi avevano dato per andare in vacanza in corsica e non ho mangiato per una settimana.
ricordo che bevevamo birra calda.
ricordo che cantavamo rock'n'roll per il campeggio, e una tipa mi disse "mi ti voglio fare" all'orecchio.
ricordo il ritorno in panda sotto un enorme temporale.
ricordo un altro ritorno, dall'olanda, sotto un altro enorme temporale.
ricordo una canna ad amsterdam che mi stese lungo sul pavimento del coffee shop.
ricordo il mio amico che sniffava di tutto e andò con una puttana nera.
ricordo che dei balordi diedero un calcio alla sua auto mentre passavamo in una strada stretta e poi finsero che avessimo urtato la loro auto. ce la cavammo con ventimila lire.
ricordo quando mi raccontò di aver fatto l'amore sulle scale del palazzo dove abitava.
ricordo che eravamo molto amici, ci accomunava la buona musica degli anni 60-70.
ricordo il negozio di dischi di alvaro, in via boni. ricordo che scrissi una cosa divertente su di noi e alvaro.
ricordo quando ha rischiato di morire per un attacco di ansia.
ricordo di essere andato ad una lezione di yoga dove mi dissero di immaginarmi piccolo piccolo dentro il mio ombelico.
ricordo di essere stato molto influenzato ad un certo punto dal libro "la profezia di celestino". mi fu prestato dal mio maestro di sax.
ricordo che per comprarmi il sax facevo volantinaggio in via torino.
ricordo che mentre volantinavo ho conosciuto il mio amore.
ricordo il primo bacio che le diedi, in piazza della scala, diciannove anni fa.
ricordo l'ultimo che le ho dato, stamattina quando mi sono stupito di incontrarla.
lunedì 16 marzo 2009
ricordo 1
ricordo la blues band dove suonavo la batteria.
ricordo la mia prima cotta.
ricordo gli amici del condominio, quando ero bambino, e la paura dei "grandoni".
ricordo le trasmissioni con mio fratello alla radio in diretta, le canzoni inventate, il genio puro dell'adolescenza.
ricordo l'imbarazzo della prima volta, quando feci finta di venire perchè non mi divertivo, e lei se ne accorse.
ricordo quando spinsi una compagnetta delle elementari e la buttai giù da un paletto, procurandole un'abrasione.
ricordo che ero magro e pensavo di essere grasso.
ricordo un faccia a faccia con mio padre, che voleva sincerarsi dei miei sentimenti a pochi giorni dal matrimonio.
ricordo la nonna in stato di shock dopo la morte del nonno.
ricordo di aver sprecato molto tempo della mia vita in tante situazioni.
ricordo il cliente che non firmò un accordo.
ricordo il socio che mi pugnalò alle spalle.
ricordo il socio successivo che non faceva nulla ma era molto simpatico.
ricordo la solitudine del mio primo studio.
ricordo lo studio di registrazione e il cd con l'altra band.
ricordo la nascita delle mie bimbe.
ricordo quando ci siamo conosciuti.
ricordo il barbone malato di lebbra a lisbona.
ricordo gli amici di mio padre e le cene in compagnia quando ero bambino.
ricordo mia mamma in un tentativo di fare la rappresentante della avon.
ricordo mio fratello che urlava come un pazzo per prendere lo sciroppo antibiotico.
ricordo che ascoltavamo i beatles sotto il letto.
ricordo che ci portavamo la figlia della portinaia, sotto il letto.
ricordo la prima vacanza da solo, il treno, le chiacchere.
ricordo la voglia di sesso.
ricordo una macchinina del meccano che una volta assemblai con mio padre.
ricordo la mia fantastica bici col freno a pedale, una roma sport: a quei tempi tutti avevano le saltafoss molleggiate.
ricordo le sigarette fumate in cantina, da ragazzino.
ricordo le sigarette fumate sul ponte di un traghetto verso la sardegna, leggendo henry miller.
ricordo quando presi per il collo un bulletto sull'autobus.
ricordo le ottime cotolette della nonna lucilla e le gran cagate successive nel suo bagnetto azzurro.
ricordo la statuetta nera di una donna nuda, sul tavolo del soggiorno della nonna lucilla.
ricordo le gran risate una sera che fumammo hashish un po' chimico sul balcone del nostro amico.
ricordo quel pazzo dell'architetto da cui scappai dopo sei mesi di collaborazione e dopo una crisi isterica di pianto.
ricordo la mia prima cotta.
ricordo gli amici del condominio, quando ero bambino, e la paura dei "grandoni".
ricordo le trasmissioni con mio fratello alla radio in diretta, le canzoni inventate, il genio puro dell'adolescenza.
ricordo l'imbarazzo della prima volta, quando feci finta di venire perchè non mi divertivo, e lei se ne accorse.
ricordo quando spinsi una compagnetta delle elementari e la buttai giù da un paletto, procurandole un'abrasione.
ricordo che ero magro e pensavo di essere grasso.
ricordo un faccia a faccia con mio padre, che voleva sincerarsi dei miei sentimenti a pochi giorni dal matrimonio.
ricordo la nonna in stato di shock dopo la morte del nonno.
ricordo di aver sprecato molto tempo della mia vita in tante situazioni.
ricordo il cliente che non firmò un accordo.
ricordo il socio che mi pugnalò alle spalle.
ricordo il socio successivo che non faceva nulla ma era molto simpatico.
ricordo la solitudine del mio primo studio.
ricordo lo studio di registrazione e il cd con l'altra band.
ricordo la nascita delle mie bimbe.
ricordo quando ci siamo conosciuti.
ricordo il barbone malato di lebbra a lisbona.
ricordo gli amici di mio padre e le cene in compagnia quando ero bambino.
ricordo mia mamma in un tentativo di fare la rappresentante della avon.
ricordo mio fratello che urlava come un pazzo per prendere lo sciroppo antibiotico.
ricordo che ascoltavamo i beatles sotto il letto.
ricordo che ci portavamo la figlia della portinaia, sotto il letto.
ricordo la prima vacanza da solo, il treno, le chiacchere.
ricordo la voglia di sesso.
ricordo una macchinina del meccano che una volta assemblai con mio padre.
ricordo la mia fantastica bici col freno a pedale, una roma sport: a quei tempi tutti avevano le saltafoss molleggiate.
ricordo le sigarette fumate in cantina, da ragazzino.
ricordo le sigarette fumate sul ponte di un traghetto verso la sardegna, leggendo henry miller.
ricordo quando presi per il collo un bulletto sull'autobus.
ricordo le ottime cotolette della nonna lucilla e le gran cagate successive nel suo bagnetto azzurro.
ricordo la statuetta nera di una donna nuda, sul tavolo del soggiorno della nonna lucilla.
ricordo le gran risate una sera che fumammo hashish un po' chimico sul balcone del nostro amico.
ricordo quel pazzo dell'architetto da cui scappai dopo sei mesi di collaborazione e dopo una crisi isterica di pianto.
martedì 10 marzo 2009
Il masochismo di meshtre
Il periodo non è certo felice, ma meshtre ce la mette tutta per avere sempre nuova energia da profondere in ogni campo.
Nonostante ormai non abbia più amici (i due che gli erano rimasti non si fanno sentire mai e se lui li cerca hanno sempre una scusa pronta per l'occasione) è sempre felice e contento.
Se gli tirano una martellata nei coglioni, meshtre si volta soddisfatto e prosegue per la sua strada sbavando sangue ma con la certezza di avere procurato felicità a qualcuno.
Meshtre non sa aiutare la gente, non sa mai cosa dire perchè è ignorante come un cavallo.
Meshtre è sempre più omologato e nulla potrà mai sottrarlo al destino di tanti, perchè il tanto lavoro genera pigrizia e stanchezza mentale, così l'unico respiro di freschezza è dato dall'X factor.
Meshtro apprezza il programma, tifa per i ragazzi e ha sempre paura che qualcuno stecchi sulla nota più alta. Quando si conclude il brano meshtre si commuove quasi sempre.
Egli è un completo mollusco aperto, e purtroppo se lo stanno mangiando.
Nonostante ormai non abbia più amici (i due che gli erano rimasti non si fanno sentire mai e se lui li cerca hanno sempre una scusa pronta per l'occasione) è sempre felice e contento.
Se gli tirano una martellata nei coglioni, meshtre si volta soddisfatto e prosegue per la sua strada sbavando sangue ma con la certezza di avere procurato felicità a qualcuno.
Meshtre non sa aiutare la gente, non sa mai cosa dire perchè è ignorante come un cavallo.
Meshtre è sempre più omologato e nulla potrà mai sottrarlo al destino di tanti, perchè il tanto lavoro genera pigrizia e stanchezza mentale, così l'unico respiro di freschezza è dato dall'X factor.
Meshtro apprezza il programma, tifa per i ragazzi e ha sempre paura che qualcuno stecchi sulla nota più alta. Quando si conclude il brano meshtre si commuove quasi sempre.
Egli è un completo mollusco aperto, e purtroppo se lo stanno mangiando.
mercoledì 4 marzo 2009
l'ebreo stava stimando
Oggi meshtro si sentiva un po' giù, così ha cercato conforto nelle voci amiche.
Ha contattato telefonicamente il fratello ("il Grande"), che però gli ha detto che era un po' ciapato.
Poi ha cercato il moglio, che era in riunione e non poteva dargli retta.
Allora ha telefonato al suo amico batterista: purtroppo era con un cliente.
Si è quindi rivolto al padre, che non rispondeva.
La madre aveva il cellulare spento.
un altro amico stava posteggiando.
il collega era in palestra.
l'elettricista stava infilando.
l'ebreo stava stimando.
il portinaio stava telefonando.
l'omino delle pulizie non parlava italiano.
su internet non c'erano nuovi post dei due blog che segue.
MA ANDATEVENE TUTTI AFFANCULO.
Ha contattato telefonicamente il fratello ("il Grande"), che però gli ha detto che era un po' ciapato.
Poi ha cercato il moglio, che era in riunione e non poteva dargli retta.
Allora ha telefonato al suo amico batterista: purtroppo era con un cliente.
Si è quindi rivolto al padre, che non rispondeva.
La madre aveva il cellulare spento.
un altro amico stava posteggiando.
il collega era in palestra.
l'elettricista stava infilando.
l'ebreo stava stimando.
il portinaio stava telefonando.
l'omino delle pulizie non parlava italiano.
su internet non c'erano nuovi post dei due blog che segue.
MA ANDATEVENE TUTTI AFFANCULO.
mercoledì 25 febbraio 2009
working class meshtre
meshtre ha visto un documentario su una locomotiva degli anni 40 che veniva trasportata con fatiche immani dal sud africa a glasgow. tanti anni fa era stata prodotta dalle fabbriche di glasgow per essere esportata in tutto il mondo: america, india, cina e appunto sud africa, e insomma quelli di glasgow non potevano sopportare che la motrice fosse smantellata da quei sudafri-cani e così hanno speso milionate di euro per riportarla a casa. ma dovevate vedere che roba.
la trasmissione si chiama tipo trasporti impossibili o spostamenti giganteschi o traslochi mondiali.
è su discovery di solito, per capire quanto sono dementi quelli di glasgow: un ingegnere specialmente, che continuava a dire "non ce la faremo mai".
meshtre odia quella specie di persona.
la trasmissione si chiama tipo trasporti impossibili o spostamenti giganteschi o traslochi mondiali.
è su discovery di solito, per capire quanto sono dementi quelli di glasgow: un ingegnere specialmente, che continuava a dire "non ce la faremo mai".
meshtre odia quella specie di persona.
lunedì 23 febbraio 2009
sabato 21 febbraio 2009
meshtre primo della classe
figlia di meshtro ha portato a casa la pagella.
seconda elementare, tutti nove e dieci in condotta.
meshtre al massimo arrivava a "buono" e in matematica il voto a fondo pagina era un "meshtre, meshtre!!" coi punti esclamativi.
Una volta sola meshtre ha capito l'algebra, e nella verifica in classe ha preso ottimo.
La prof di quell'era (alle medie) lo aveva chiamato alla lavagna ed esposto davanti alla classe con il compito svolazzante: "ecco un esempio del fatto che anche i peggiori possono migliorarsi". Sulle prime a meshtro aveva fatto piacere, ma poi ripensandoci oggi non è che sia stato proprio un bel gesto. La prof monteleone era calabrese, è stata un incubo di meshtre per tre interi anni.
Forse era calabrese anche la prof di fisica delle superiori, che diceva sempre "quant afrethe trè lauree potrethe parlare". Poi c'era il sogno proibito, la prof di diritto. sprizzava sesso da tutti i pori, ogni lezione era un'erezione. tranne che per meshtro che era sempre angosciato, per il fatto che non faceva assolutamente niente. Nel senso che non faceva mai i compiti e l'impreparazione si traduceva in angoscia. Riusciva bene solo in inglese e in chimica.
Ha passato circa otto anni di scuola in perpetua angoscia.
L'unico anno in cui si è divertito è stato l'anno dopo la bocciatura, in seconda superiore: conoscendo un po' gli argomenti era praticamente il primo della classe.
seconda elementare, tutti nove e dieci in condotta.
meshtre al massimo arrivava a "buono" e in matematica il voto a fondo pagina era un "meshtre, meshtre!!" coi punti esclamativi.
Una volta sola meshtre ha capito l'algebra, e nella verifica in classe ha preso ottimo.
La prof di quell'era (alle medie) lo aveva chiamato alla lavagna ed esposto davanti alla classe con il compito svolazzante: "ecco un esempio del fatto che anche i peggiori possono migliorarsi". Sulle prime a meshtro aveva fatto piacere, ma poi ripensandoci oggi non è che sia stato proprio un bel gesto. La prof monteleone era calabrese, è stata un incubo di meshtre per tre interi anni.
Forse era calabrese anche la prof di fisica delle superiori, che diceva sempre "quant afrethe trè lauree potrethe parlare". Poi c'era il sogno proibito, la prof di diritto. sprizzava sesso da tutti i pori, ogni lezione era un'erezione. tranne che per meshtro che era sempre angosciato, per il fatto che non faceva assolutamente niente. Nel senso che non faceva mai i compiti e l'impreparazione si traduceva in angoscia. Riusciva bene solo in inglese e in chimica.
Ha passato circa otto anni di scuola in perpetua angoscia.
L'unico anno in cui si è divertito è stato l'anno dopo la bocciatura, in seconda superiore: conoscendo un po' gli argomenti era praticamente il primo della classe.
brevi lampi di meshtro
al moglio è stato assegnato un personal trainer che la fa sgobbare di brutto: flessioni, torsioni, pedalate, addominali, schiena dritta (con moglio che vorrebbe sbranarlo).
il personal di meshtre è come meshtre. rilassato, calmo. fai due pedalatine. una corsetta. fletti leggermente il busto...non troppo. bashta. fatti una sauna, ci vediamo tra un mese.
gli uomini più tatuati e muscolosi negli spogliatoi girano tutti con le palle in vista.
è come se volessero dire che un giorno potrai essere come loro, si sentono delle specie di rugbisti neozelandesi. uno si fòna i coglioni nella classica posizione del grido di battaglia dei maori.
gli altri sono più riservati: meshtro per cambiarsi si infila l'accappatoio e fa tutto contro un armadietto, per colpa delle ciabatte rosa ha paura di essere scambiato per un culattone.
meshtro è convinto che l'invidia sia un sentimento sano. è quasi impalpabile la differenza con l'ammirazione. quest'ultima presuppone una manifesta stima, mentre l'invidioso non direbbe mai quanto vorrebbe essere come te. quindi l'unica differenza è nell'espressione del sentimento.
il personal di meshtre è come meshtre. rilassato, calmo. fai due pedalatine. una corsetta. fletti leggermente il busto...non troppo. bashta. fatti una sauna, ci vediamo tra un mese.
gli uomini più tatuati e muscolosi negli spogliatoi girano tutti con le palle in vista.
è come se volessero dire che un giorno potrai essere come loro, si sentono delle specie di rugbisti neozelandesi. uno si fòna i coglioni nella classica posizione del grido di battaglia dei maori.
gli altri sono più riservati: meshtro per cambiarsi si infila l'accappatoio e fa tutto contro un armadietto, per colpa delle ciabatte rosa ha paura di essere scambiato per un culattone.
meshtro è convinto che l'invidia sia un sentimento sano. è quasi impalpabile la differenza con l'ammirazione. quest'ultima presuppone una manifesta stima, mentre l'invidioso non direbbe mai quanto vorrebbe essere come te. quindi l'unica differenza è nell'espressione del sentimento.
mercoledì 11 febbraio 2009
conti di meshtre paladino del consumatore
Allora.
L'Euro è una divisa espressa nei minimi termini in centesimi.
Il benzinaio invece esprime l'Euro con cifre fino al millesimo.
Meshtre ha fatto questo elaborato calcolo, probabilmente sbagliato, per cui se il litro costa 1,024 € e io faccio 50 € di diesel, invece di entrare 41,66 litri al costo di 1,20 vengono versati nel serbatoio 41,52 litri, con uno scarto di 0,17 litri ogni 50 euro.
Poniamo che almeno cento persone facciano 50 euro di benzina in un giorno, tramite complicatissime espressioni meshtre è arrivato a calcolare che un benzinaio guadagna almeno 17 euro al giorno di carburante solo sui diesel. Vuol dire 500 euro e rotti non versati nei serbatoi degli italiani ogni sacrosanto mese e risparmiati dal benzinaro.
Ma è probabile che meshtre abbia sbagliato i conti. Chissà.
L'Euro è una divisa espressa nei minimi termini in centesimi.
Il benzinaio invece esprime l'Euro con cifre fino al millesimo.
Meshtre ha fatto questo elaborato calcolo, probabilmente sbagliato, per cui se il litro costa 1,024 € e io faccio 50 € di diesel, invece di entrare 41,66 litri al costo di 1,20 vengono versati nel serbatoio 41,52 litri, con uno scarto di 0,17 litri ogni 50 euro.
Poniamo che almeno cento persone facciano 50 euro di benzina in un giorno, tramite complicatissime espressioni meshtre è arrivato a calcolare che un benzinaio guadagna almeno 17 euro al giorno di carburante solo sui diesel. Vuol dire 500 euro e rotti non versati nei serbatoi degli italiani ogni sacrosanto mese e risparmiati dal benzinaro.
Ma è probabile che meshtre abbia sbagliato i conti. Chissà.
lunedì 9 febbraio 2009
lochness first
oggi meshtre è andato in paleshtre.
ha fatto una buona mezz'ora di corsetta bruciando ben 200 calorie, poi si è diretto verso la sauna, dove ha spurgato per cinque minutoni, dopodichè si è intrufolato nel bagno turco. Nei vapori profumenti si è rilassato potentemente e ci ha dato dentro anche con le scoregge. Tanto che poi l'aria non era più tanto profumenta.
Poi è uscito, è passato sotto il getto freddo (scozzese? svedese? boh) ed infine tremante si è piazzato sotto una morbida doccina a tempo (che dio li stramaledica), rilassando gli ultimi nervetti incarogniti.
Poi il fattaccio.
Meshtre si è diretto allo sportellino del suo spogliatoio.
Gli spogliatoi sono disposti a C con una panchetta centrale dove sedersi e cambiarsi con tutta calma.
La panchetta era occupata da un tipo enorme che si stava svestendo, così meshtro, in accappatoio, si è diretto fronte C al tavolino del phon. Questo tavolino incorpora una specchiera, che riflette ciò che succede dietro, ovviamente. Così meshtre, mentre si asciugava l'allegro ciuffo (notando un principio di diradamento occipitale, cosa che gli ha balenato lo spettro di Conte, il centrocampista "gobbo"), intanto dava un'occhiatina all'energumeno - per capire se nel giro di otto ore la panchetta sarebbe stata di nuovo libera.
Finalmente il cicciùn si è spostato dando la possibilità perlomeno di sedersi per rilassarsi, cosa che meshtro prontamente ha fatto. e poi ha guardato in basso. i piedi. l'alluce. l'alluce era piccolo, metà delle altre dita metatarsiche. Meshtre ha pensato a quel punto che ha altre cose piccole, delle quali non si vergogna minimamente. Per esempio il suo cervello.
ha fatto una buona mezz'ora di corsetta bruciando ben 200 calorie, poi si è diretto verso la sauna, dove ha spurgato per cinque minutoni, dopodichè si è intrufolato nel bagno turco. Nei vapori profumenti si è rilassato potentemente e ci ha dato dentro anche con le scoregge. Tanto che poi l'aria non era più tanto profumenta.
Poi è uscito, è passato sotto il getto freddo (scozzese? svedese? boh) ed infine tremante si è piazzato sotto una morbida doccina a tempo (che dio li stramaledica), rilassando gli ultimi nervetti incarogniti.
Poi il fattaccio.
Meshtre si è diretto allo sportellino del suo spogliatoio.
Gli spogliatoi sono disposti a C con una panchetta centrale dove sedersi e cambiarsi con tutta calma.
La panchetta era occupata da un tipo enorme che si stava svestendo, così meshtro, in accappatoio, si è diretto fronte C al tavolino del phon. Questo tavolino incorpora una specchiera, che riflette ciò che succede dietro, ovviamente. Così meshtre, mentre si asciugava l'allegro ciuffo (notando un principio di diradamento occipitale, cosa che gli ha balenato lo spettro di Conte, il centrocampista "gobbo"), intanto dava un'occhiatina all'energumeno - per capire se nel giro di otto ore la panchetta sarebbe stata di nuovo libera.
Finalmente il cicciùn si è spostato dando la possibilità perlomeno di sedersi per rilassarsi, cosa che meshtro prontamente ha fatto. e poi ha guardato in basso. i piedi. l'alluce. l'alluce era piccolo, metà delle altre dita metatarsiche. Meshtre ha pensato a quel punto che ha altre cose piccole, delle quali non si vergogna minimamente. Per esempio il suo cervello.
venerdì 6 febbraio 2009
meshtre e le donne
mi ricordo la prima cotta di meshtre.
gita di classe, seconda o terza media.
meshtre si trovò un posticino sul pullman, e stava già incominciando a sgranocchiare un lion quando a fianco si posò una ragazzina splendida, capelli neri fluenti e viso da piccola heidi.
Immediatamente meshtre, che comunque era avvezzo al contatto stretto con l'altro sesso (sempre in forma innocente), sentì un vulcano eruttargli in pancia - non certo a causa del lion - le gote divennero rosse come le orecchie e venne sollevato dalla realtà circostante di sghignazzate animalesche in uno strato di cumulinembi soffici e bianchi, dove meshtre vagolava felice e giocoso con la piccola Flora.
La piccola Flora non sembrava accorgersi dello stato catatonico di meshtre.
Quando quest'ultimo porgeva qualche semplice domanda (le uniche che gli venivano in mente, le sinapsi erano bloccate dallo spettacolo) la gentile Flora rispondeva amabilmente e non faceva altro che fare innamorare sempre di più il giovane meshtre.
Andarono in giro mano nella mano (almeno, meshtre si ricorda così) per tutta la città che stavano visitando, di cui meshtre non ricorda nulla.
Poi, risaliti sul pullman, ancora una a fianco dell'altro si scambiarono frasi innocenti, con il buio che ormai li avvolgeva.
La mattina dopo, a scuola, meshtre nell'ora di intervallo si precipitò nella classe della piccola Flora, per salutarla e parlarle e poter stare ancora un pochino con Lei. MA ella non c'era. I compagni di classe lo guardarono senza dargli troppa retta, le amiche dissero che era uscita.
Continuò così per un paio di giorni.
Poi una compagnetta di meshtre, un giorno che era venuta a trovarlo in bici, gli confidò che Flora non voleva saperne niente di lui. Andò così, mentre meshtre riaccompagnava l'amica a casa:
Elena: "Sai quella ragazzina di cui ti sei innamorato?"
Mdc: " Io innamorato? stai scherzando? di CHI poi?"
E.: "Quella Flora, la ragazza della seconda (boh)".
Mdc: "Ma non sono mica innamorato (mentendo). è simpatica"
E.: "Beh, le sue amiche mi hanno detto che le stai addosso, ma a lei non frega un c. di te"
Mdc: ".ghhah." (cervello di meshtre che frulla come un girmi)
E.: "hai capito?"
Mdc: "sìsì, ma neanche a me importa molto di lei (morto dentro)"
E.: "mi avevano detto che eri innamorato" (probabilmente speranzosa in un gesto d'amore verso di lei)
Mdc: "nono, comunque ciao sei arrivata".
Meshtre non vide più Elena.
Adesso con facebook potrebbe recuperarla per dirle di andarsene affanculo e farsi i cazzi suoi.
gita di classe, seconda o terza media.
meshtre si trovò un posticino sul pullman, e stava già incominciando a sgranocchiare un lion quando a fianco si posò una ragazzina splendida, capelli neri fluenti e viso da piccola heidi.
Immediatamente meshtre, che comunque era avvezzo al contatto stretto con l'altro sesso (sempre in forma innocente), sentì un vulcano eruttargli in pancia - non certo a causa del lion - le gote divennero rosse come le orecchie e venne sollevato dalla realtà circostante di sghignazzate animalesche in uno strato di cumulinembi soffici e bianchi, dove meshtre vagolava felice e giocoso con la piccola Flora.
La piccola Flora non sembrava accorgersi dello stato catatonico di meshtre.
Quando quest'ultimo porgeva qualche semplice domanda (le uniche che gli venivano in mente, le sinapsi erano bloccate dallo spettacolo) la gentile Flora rispondeva amabilmente e non faceva altro che fare innamorare sempre di più il giovane meshtre.
Andarono in giro mano nella mano (almeno, meshtre si ricorda così) per tutta la città che stavano visitando, di cui meshtre non ricorda nulla.
Poi, risaliti sul pullman, ancora una a fianco dell'altro si scambiarono frasi innocenti, con il buio che ormai li avvolgeva.
La mattina dopo, a scuola, meshtre nell'ora di intervallo si precipitò nella classe della piccola Flora, per salutarla e parlarle e poter stare ancora un pochino con Lei. MA ella non c'era. I compagni di classe lo guardarono senza dargli troppa retta, le amiche dissero che era uscita.
Continuò così per un paio di giorni.
Poi una compagnetta di meshtre, un giorno che era venuta a trovarlo in bici, gli confidò che Flora non voleva saperne niente di lui. Andò così, mentre meshtre riaccompagnava l'amica a casa:
Elena: "Sai quella ragazzina di cui ti sei innamorato?"
Mdc: " Io innamorato? stai scherzando? di CHI poi?"
E.: "Quella Flora, la ragazza della seconda (boh)".
Mdc: "Ma non sono mica innamorato (mentendo). è simpatica"
E.: "Beh, le sue amiche mi hanno detto che le stai addosso, ma a lei non frega un c. di te"
Mdc: ".ghhah." (cervello di meshtre che frulla come un girmi)
E.: "hai capito?"
Mdc: "sìsì, ma neanche a me importa molto di lei (morto dentro)"
E.: "mi avevano detto che eri innamorato" (probabilmente speranzosa in un gesto d'amore verso di lei)
Mdc: "nono, comunque ciao sei arrivata".
Meshtre non vide più Elena.
Adesso con facebook potrebbe recuperarla per dirle di andarsene affanculo e farsi i cazzi suoi.
martedì 3 febbraio 2009
ieri sera - questa mattina
meshtro ha scoperto le tartelle col prosciutto crudo.
ne ha cotte quattro in forno a 220° per otto minuti, poi le ha piazzate, tagliate, farcite.
lui e la figlia se le sono divorate in tre minuti.
stamattina ne ha preparate altre due alla nutella, belle calde.
mesht HA PENSATO (meshtre di solito agisce ciecamente) che potrebbe vivere di tartelle. La tartella gli ha risvegliato qualcosa dal punto di vista cerebrale, è stata una "scaglia di parmigiano che crea un grattacielo" per dirla come renzopiano. Allora meshtre ha impugnato la vettura e si è diretto verso il supermercato, dove ha riempito il cestello di tartelle e tutto sudato si è diretto alla cassa sotto sguardi obesi e invidiosi.
Il nostro meshtro è anche riuscito ad arrivare puntuale all'incontro di lavoro con il tipo dei motel.
Interessante questa cosa dei motel, meshtre non la sapeva: ignorava la presenza dei motel come nuove case chiuse, dove il tizio si infratta per passare un paio d'ore con la sessosa di turno.
ne ha cotte quattro in forno a 220° per otto minuti, poi le ha piazzate, tagliate, farcite.
lui e la figlia se le sono divorate in tre minuti.
stamattina ne ha preparate altre due alla nutella, belle calde.
mesht HA PENSATO (meshtre di solito agisce ciecamente) che potrebbe vivere di tartelle. La tartella gli ha risvegliato qualcosa dal punto di vista cerebrale, è stata una "scaglia di parmigiano che crea un grattacielo" per dirla come renzopiano. Allora meshtre ha impugnato la vettura e si è diretto verso il supermercato, dove ha riempito il cestello di tartelle e tutto sudato si è diretto alla cassa sotto sguardi obesi e invidiosi.
Il nostro meshtro è anche riuscito ad arrivare puntuale all'incontro di lavoro con il tipo dei motel.
Interessante questa cosa dei motel, meshtre non la sapeva: ignorava la presenza dei motel come nuove case chiuse, dove il tizio si infratta per passare un paio d'ore con la sessosa di turno.
lunedì 2 febbraio 2009
argomenti sceltissimi
meshtre ha problemi col telefono fisso.
da novembre cerca di farsi allacciare una linea analogica ma ogni volta i tecnici se ne vanno sfiniti dopo numerosi tentativi con il filo passacavi.
Nell'ordine sono venuti quattro volte i tecnici telecom e una volta il tecnico telecom incaricato da tishcali. l'ultima soluzione è stata veramente una boiata: meshtre ha letto che quelli di tiscali avrebbero allacciato un'utenza senza bisogno della linea telecom. Poi quei bifolchi hanno mandato un tecnico telecom ad allacciare per conto di tiscali una linea analogica che sfrutta i cavi di telecom!
Meno male che meshtre in questi giorni è talmente carico di energia positiva che ha evitato di prendere a martellate il tecnico telecom. poveraccio.
In compenso si stava scagliando contro un automobilista reo di essergli passato velocemente a destra, spaventandolo. meshtre odia essere spaventato. Al semaforo seguente è sceso infuriato ruggendo come un leone affamato, ma il tipo si è subito dissolto nel traffico. Evidentemente meshtre ha ricambiato lo spavento.
Sabato sera altra gran serata con il DG accompagnato della famiglia (moglie nulla e figlia tignosa), il moglio e nozza. Nozza dopo un bottiglione di vino si è messa a parlare a ruota libera di lesbiche, mentre il DG cercava di riequilibrare la discussione portandola su problemi di pubblica amministrazione. Moglio guardava tutti alternando l'occhio vitreo a commenti lapidari. Moglie del DG (giunta con un pelliccione tipo totò e peppino), con i capelli schiacciati sulla nuca, ogni ora circa cercava di dire qualcosa di incomprensibile. Lo spettacolo vero veniva dalla zona di meshtre de capoeira, che con grande padronanza teneva viva la conversazione con argomenti sceltissimi, dagli animali da compagnia alla meritocrazia, dalla salute alla famiglia. Una vera bomba.
da novembre cerca di farsi allacciare una linea analogica ma ogni volta i tecnici se ne vanno sfiniti dopo numerosi tentativi con il filo passacavi.
Nell'ordine sono venuti quattro volte i tecnici telecom e una volta il tecnico telecom incaricato da tishcali. l'ultima soluzione è stata veramente una boiata: meshtre ha letto che quelli di tiscali avrebbero allacciato un'utenza senza bisogno della linea telecom. Poi quei bifolchi hanno mandato un tecnico telecom ad allacciare per conto di tiscali una linea analogica che sfrutta i cavi di telecom!
Meno male che meshtre in questi giorni è talmente carico di energia positiva che ha evitato di prendere a martellate il tecnico telecom. poveraccio.
In compenso si stava scagliando contro un automobilista reo di essergli passato velocemente a destra, spaventandolo. meshtre odia essere spaventato. Al semaforo seguente è sceso infuriato ruggendo come un leone affamato, ma il tipo si è subito dissolto nel traffico. Evidentemente meshtre ha ricambiato lo spavento.
Sabato sera altra gran serata con il DG accompagnato della famiglia (moglie nulla e figlia tignosa), il moglio e nozza. Nozza dopo un bottiglione di vino si è messa a parlare a ruota libera di lesbiche, mentre il DG cercava di riequilibrare la discussione portandola su problemi di pubblica amministrazione. Moglio guardava tutti alternando l'occhio vitreo a commenti lapidari. Moglie del DG (giunta con un pelliccione tipo totò e peppino), con i capelli schiacciati sulla nuca, ogni ora circa cercava di dire qualcosa di incomprensibile. Lo spettacolo vero veniva dalla zona di meshtre de capoeira, che con grande padronanza teneva viva la conversazione con argomenti sceltissimi, dagli animali da compagnia alla meritocrazia, dalla salute alla famiglia. Una vera bomba.
martedì 27 gennaio 2009
meshtre delle mie brame
ieri notte meshtr s'era appena coricato quando ha sentito un cigolìo sinistro provenire dalla camera matrimoniale. dovete sapere che meshtro spesso dorme dove capita; divano, letto piccolo, vashca da bagno: a seconda di dove c'è posto quando va a dormire. infatti moglio, che crolla verso le dieci di sera, spesso si porta una delle figlie nel lettone per farsi compagnia, così meshtre de capoeira si deve arrangiare con i posti vacanti.
l'ultima volta che ha dormito accanto al moglio non era abituato ed è rimasto sveglio tutta la notte ascoltando il ronfare clamoroso del consorte.
comunque meshtre stavolta si era accomodato nel letto della figlia. di fronte al letto c'è una specchiera del tipo "delle mie brame", che di notte diventa alquanto sinistra.
così, insomma, quando ha sentito quel rumorino ha sbirciato nella specchiera per capire se vedeva qualcosa, perchè era in dormiveglia e non aveva voglia di alzare la testa.
dopo un secondo dal cigolìo, nello specchio è apparso un mostro ricurvo che con braccio ossuto cercava di scoprire meshtre per mangiarselo, e mentre maeshtre trasaliva soffocando un urlo e cercava di rimanere coperto, appariva il viso distorto del moglio, aggrappato alle lenzuola di meshtre, che diceva "vien' a lett, meshtre!!"
a quel punto meshtre ha maledetto il moglio, che si è allontanato soddisfatto.
l'ultima volta che ha dormito accanto al moglio non era abituato ed è rimasto sveglio tutta la notte ascoltando il ronfare clamoroso del consorte.
comunque meshtre stavolta si era accomodato nel letto della figlia. di fronte al letto c'è una specchiera del tipo "delle mie brame", che di notte diventa alquanto sinistra.
così, insomma, quando ha sentito quel rumorino ha sbirciato nella specchiera per capire se vedeva qualcosa, perchè era in dormiveglia e non aveva voglia di alzare la testa.
dopo un secondo dal cigolìo, nello specchio è apparso un mostro ricurvo che con braccio ossuto cercava di scoprire meshtre per mangiarselo, e mentre maeshtre trasaliva soffocando un urlo e cercava di rimanere coperto, appariva il viso distorto del moglio, aggrappato alle lenzuola di meshtre, che diceva "vien' a lett, meshtre!!"
a quel punto meshtre ha maledetto il moglio, che si è allontanato soddisfatto.
venerdì 23 gennaio 2009
quel fenomeno di massa
meshtre ogni giorno è assalito da personaggi che gli chiedono come mai non sia ancora apparso su facebook. e più gli chiedono di esserci e più meshtre si defila, evitando il fenomeno effimero per concentrarsi su altre cose. non è snobismo, o forse sì. forse è il tipo di educazione che lo spinge a un tipo di comportamento a-sociale, magari una volta dentro poi ci si diverte.
Ma in genere meshtr è lui stesso il fenomeno di massa. ha una massa fenomenale, diciamo.
Ma in genere meshtr è lui stesso il fenomeno di massa. ha una massa fenomenale, diciamo.
mercoledì 21 gennaio 2009
interno guancia
quando meshtro mastica la cicca, dopo qualche giorno di masticazione diciamo, i muscoli della bocca si inspessiscono e inevitabilmente meshtre si morsica l'interno guancia, con dolori atroci.
meshtre mastica due tipi di cicche. cicche alla fragola, con il gusto che dura circa dieci minuti, e cicche alla menta, con gusto infinito.
meshtre mastica due tipi di cicche. cicche alla fragola, con il gusto che dura circa dieci minuti, e cicche alla menta, con gusto infinito.
martedì 20 gennaio 2009
il tennis, jeff koons
maeshtro de capoeira è vicino alla verità nel gioco del tennis.
fino ad oggi mi sembra che nostro esimio meshtre avesse sempre pensato al tennis come ad una sfida a due su un campo rettangolare. ma dopo aver visto un documentario su steffi graf, improvvisamente l'espressione del maestre si è modificata, torcendosi magnificamente in un ghigno alla goblin. ecco, la soluzione del gioco del tennis.
guardare sempre la palla.
la palla è il vero avversario.
in ogni fermo immagine di steffi graf c'è lo sguardo cattivo di steffi sulla pallina, desiderosa di mandarla dall'altra parte del Suo territorio, felice di picchiarla perchè se lo merita.
ora meshtre è convinto. bisogna odiare la palla, non l'avversario.
stolidamente ha passato anni di tennis cercando di sfogare la sua rabbia sul compagno di gioco, solitamente suo fratello, (detto il grande) la cui sola colpa era quella di odiare la palla già prima di lui, forse, ben prima che meshtre scoprisse la verità.
quella stessa sera meshtr dc non aveva nulla da fare, così si è bevuto anche un bel documentario su jeff koons. l'artista non è per niente male. meshtre è sempre stato convinto del fatto che per giudicare bene l'arte come espressione della creatività dell'uomo, è molto utile conoscere gli intenti (e magari anche la vita) dell'artista che l'ha prodotta. mai caso fu più azzeccato di quello relativo agli intenti di koons, che mira a rendere immortale la felicità del gonfiabile.
fino ad oggi mi sembra che nostro esimio meshtre avesse sempre pensato al tennis come ad una sfida a due su un campo rettangolare. ma dopo aver visto un documentario su steffi graf, improvvisamente l'espressione del maestre si è modificata, torcendosi magnificamente in un ghigno alla goblin. ecco, la soluzione del gioco del tennis.
guardare sempre la palla.
la palla è il vero avversario.
in ogni fermo immagine di steffi graf c'è lo sguardo cattivo di steffi sulla pallina, desiderosa di mandarla dall'altra parte del Suo territorio, felice di picchiarla perchè se lo merita.
ora meshtre è convinto. bisogna odiare la palla, non l'avversario.
stolidamente ha passato anni di tennis cercando di sfogare la sua rabbia sul compagno di gioco, solitamente suo fratello, (detto il grande) la cui sola colpa era quella di odiare la palla già prima di lui, forse, ben prima che meshtre scoprisse la verità.
quella stessa sera meshtr dc non aveva nulla da fare, così si è bevuto anche un bel documentario su jeff koons. l'artista non è per niente male. meshtre è sempre stato convinto del fatto che per giudicare bene l'arte come espressione della creatività dell'uomo, è molto utile conoscere gli intenti (e magari anche la vita) dell'artista che l'ha prodotta. mai caso fu più azzeccato di quello relativo agli intenti di koons, che mira a rendere immortale la felicità del gonfiabile.
meshtre non si preoccupa
meshtre oggi era in macchina con un tizio che continuava a parlargli degli americani. questi americani che fanno finta di fare una guerra per stanare armi di distruzione di massa in iran o iraq mentre invece lo fanno per gli interessi dei bush, e poi se gli israeliani bombardano con le armi al fosforo bianco sui civili palestinesi non fanno un cazzo pur sapendo che tutto il mondo è a conoscenza del fatto che i due paesi sono legati a filo doppio etc!!
meshtre, che di politica internazionale è un fine conoscitore, ha aspettato che fosse il suo turno per dire "comunq la moglie di obbama è gran figa, eh?"
In genere meshtro cerca di dribblare discorsi sui quali poi non può agire direttamente.
L'unica sarebbe fare lo sciopero della fame per destare anche il moglio dal torpore comunale nel quale è immersa, almeno in due potrebbero sensibilizzare il pasticcere, il quale, non vedendo più meshtre che gli fornisce il 50% degli introiti, sarebbe in grave crisi e da lì si scatenerebbe una catena di scioperi della fame su tutta la popolazione italiana.
Ma meshtr non ha proprio voglia di iniziare uno sciopero della fame oggi, anzi.
meshtre, che di politica internazionale è un fine conoscitore, ha aspettato che fosse il suo turno per dire "comunq la moglie di obbama è gran figa, eh?"
In genere meshtro cerca di dribblare discorsi sui quali poi non può agire direttamente.
L'unica sarebbe fare lo sciopero della fame per destare anche il moglio dal torpore comunale nel quale è immersa, almeno in due potrebbero sensibilizzare il pasticcere, il quale, non vedendo più meshtre che gli fornisce il 50% degli introiti, sarebbe in grave crisi e da lì si scatenerebbe una catena di scioperi della fame su tutta la popolazione italiana.
Ma meshtr non ha proprio voglia di iniziare uno sciopero della fame oggi, anzi.
giovedì 15 gennaio 2009
Meshtre tenta il colpo gobbo
Stamattina moglio si è accorto di avere rotto l'erogatore per il getto d'acqua benefica (che sembra non abbia grande presa sul viso del moglio):
Moglio- non riesco più a farmi lo spruzzino in faccia!
Meshtre, amiccante-Te lo faccio ie lo shpriuzzino in faccia, MOGLIO!!
Moglio- Porco maledetto, sparisci!!
Moglio- non riesco più a farmi lo spruzzino in faccia!
Meshtre, amiccante-Te lo faccio ie lo shpriuzzino in faccia, MOGLIO!!
Moglio- Porco maledetto, sparisci!!
lunedì 12 gennaio 2009
piacevole risveglio
oggi meshtro con mossa repentina ed inaspettata ha cercato di strappare il baffo del moglio, ma si è beccato una gomitata nel pancreas ed una ciabattata. Al moglio piace il suo baffo, mai tentare di insidiarlo.
martedì 6 gennaio 2009
neve e kart
bella, la neve. oggi mdc, sceso nella corsia dei box con l'intenzione di partire a razzo verso lo studio, si è ritrovato con il condomino messo a spalare vagonate di neve per ripulire rampa e percorsi carrabili e pedonali a benefizio di tutti. il messo (sembra ex-messo, notizia del pomeriggio) ad un certo punto con la scusa di bucare il sacco del sale si è impossessato della vanga puntuta di meshtre e gli ha rifilato una pala larga di grande capienza. da quel momento meshtro non è più stato in grado di spalare con buona lena, anzi, ogni vangata era più pesante della precedente: così, strizzato un occhio al condomino gentile (che era sopraggiunto nel frattempo), si è diretto verso il box, ha inforcato la sua monovolume e si è dato alla fuga totale.
maeshtre, che nella guida eccelle, senza rivali, si è concesso anche un paio di sbandatone controllate lungo il percorso.
a questo proposito, mi ricordo una bellissima gara di kart, in cui meshtr, pur avendo un mezzo lento e pesante, tenne dietro proprio come fece l'indimenticato gilles in una gara con arnoux un paio di bifolchi, che volevano passarlo per scalzarlo dalla sesta posizione. grande gara di meshtre. quando faceva gare di kart si emozionava molto, gli veniva la gola secchissima. andava praticamente in apnea per venti minuti.
venerdì 2 gennaio 2009
non ci siamo fatti mancare niente
al cenun di capodanno meshtre quale ospite d'onore ha tenuto bene.
ha arringato i presenti con un bellissimo discorso sui grandi della musica anni settanta e la mancanza di passione nella musica moderna, poi si è lanciato in un duetto con il simpatico adriano sulle note di britney spears e katy perry. ha posizionato due flute di felluga in punti strategici che sono state abbattute prima dalla piccola ginevra e poi dal padrone di casa, il buon paolo. infine, su ordine del moglio, ha cercato di togliere una flute da una posizione scomoda ma è andato lungo e l'ha scaraventata sul divano bianco. a fine serata ha dato il via alle scatenate danze a ritmo di boogie woogie accompagnato dallo strimpellante adriano e dalle figlie che ballavano sul tavolo.
meshtre è stato allontanato verso le due - con qualche scusa - dalla padrona di casa.
ha arringato i presenti con un bellissimo discorso sui grandi della musica anni settanta e la mancanza di passione nella musica moderna, poi si è lanciato in un duetto con il simpatico adriano sulle note di britney spears e katy perry. ha posizionato due flute di felluga in punti strategici che sono state abbattute prima dalla piccola ginevra e poi dal padrone di casa, il buon paolo. infine, su ordine del moglio, ha cercato di togliere una flute da una posizione scomoda ma è andato lungo e l'ha scaraventata sul divano bianco. a fine serata ha dato il via alle scatenate danze a ritmo di boogie woogie accompagnato dallo strimpellante adriano e dalle figlie che ballavano sul tavolo.
meshtre è stato allontanato verso le due - con qualche scusa - dalla padrona di casa.
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